di Elisabetta Luca
Definire la mafia non è un’impresa semplice, fatto sociale totale secondo la definizione che nel 1876 dava Leopoldo Franchetti, la ragione della difficoltà definitoria si può ben intuire dalle parole di Alessandra Dino (2009) che vi vede un’entità in continua trasformazione in grado di mimetizzarsi e scomparire. Sebbene questo fenomeno accompagni nelle diverse epoche e regimi, l’intera storia italiana; solo recentemente ha guadagnato un proprio specifico campo teorico nella mafiologia, all’interno della quale si inscrivono i moderni contributi degli scienziati sociali sul tema. La vasta letteratura che affronta il problema della mafia può essere ricondotta, in base al focus di riferimento, a tre macrogeneri di analisi: l’analisi sociale e culturale, l’analisi economica e l’analisi istituzionale. Lo scopo di questo saggio è fornire una rassegna critica dei principali studi collocabili all’interno di ciascun filone.