di Gianluca Tirozzi
L’evoluzione dei conflitti bellici sembrava inarrestabile verso una sempre maggiore dematerializzazione del campo di battaglia, coinvolgendo un numero sempre minore di militari nelle azioni di combattimento. Nella prima modernità il concetto di sicurezza e il motivo della contesa politica erano intrinsecamente legati a quello di territorio, riconducendo i moventi più disparati ad azioni che investivano specifiche aree, secondo schemi e valori propri di quella che Bauman ha definito come “era dello spazio”. Scriveva in tale quadro Maria Grazia Galantino: «Oggi l’era dello spazio è oramai chiusa, sugellata dall’attacco dell’11 settembre che ha mostrato in modo drammatico e spettacolare quanto da tempo intuito dagli studiosi sociali ossia che gli “eventi” si collocano orami in uno spazio planetario e sembrano rendersi indipendenti dal luogo in cui avvengono e dalla popolazione direttamente coinvolta: il loro impatto simbolico sul sistema mondiale scardina le coordinate spazio-temporali».
Abstract
The contribution, through an examination of the current socio-political literature, also trying to define the main threats for the nations of the Atlantic Alliance, as originated from the Russian invasion of Ukraine, hints at a comparison between special operations and terrorism by identifying an important element in common for their execution in the rarefaction of the International Law and the Law of War.