La rivista Democrazia & Sicurezza – Democracy and Security Review riceve con piacere contributi da studiose e studiosi su temi legati alla sicurezza, di taglio giuridico o sociologico, in lingua italiana, inglese, francese e spagnola. La direzione si riserva il diritto di non accettare contributi ritenuti non coerenti con i temi trattati dalla rivista.
Scadenze e criteri redazionali
Per rispettare i tempi della programmazione, è necessario che le persone interessate inviino i loro contributi:
- per il n. 1, entro il 15 febbraio
- per il n. 2, entro il 15 giugno
- per il n. 3, entro il 15 ottobre
Contributi inviati dopo le date indicate saranno comunque presi in considerazione e mandati in revisione, ma di norma saranno destinati alla pubblicazione nel numero successivo.
Tutti i contributi devono essere inviati al direttore e p.c. alla redazione, agli indirizzi:
salvatore.bonfiglio@uniroma3.it e redazione@democraziaesicurezza.it.
Ciascun contributo dev’essere inviato già scritto e formattato in base ai criteri redazionali stabiliti per la rivista (rivisti nel 2022): si invita a fare attenzione soprattutto alle citazioni, ora previste nelle note a piè di pagina (senza bisogno di bibliografia finale), e all’inserimento della traduzione in lingua inglese del titolo, nonché – sempre in lingua inglese – dell’abstract e di cinque parole chiave. I contributi privi di tali requisiti non potranno iniziare la procedura di revisione.
Democrazia-e-Sicurezza-Criteri-redazionali-2022
Revisione
La rivista, in coerenza con il vigente Regolamento ANVUR per la classificazione delle riviste nelle aree non bibliometriche, prevede una procedura di revisione tra pari (peer review) per tutto il materiale ricevuto, fatta eccezione per i contributi pubblicati nelle sezioni “Editoriali”, “Forum” e “Recensioni”: dell’espletamento della procedura si dà debitamente conto nel singolo contributo pubblicato.
Ciascun contributo destinato alla sezione “Saggi” e agli Osservatori è sottoposto all’esame di due differenti revisori, secondo la formula del “doppio cieco” (double blind review): le persone incaricate della revisione sono scelte entrambe nell’elenco dei revisori esterni oppure, a giudizio della direzione, una dall’elenco dei revisori esterni e una tra i componenti del Consiglio scientifico (entrambi gli elenchi sono leggibili qui). Di ogni revisione la persona incaricata dà integralmente conto compilando l’apposita scheda, conservata dalla direzione della rivista: tale scheda deve contenere il giudizio complessivo e motivato sul contributo, che può essere ritenuto: a) pubblicabile così com’è; b) pubblicabile suggerendo lievi revisioni o aggiornamenti; c) pubblicabile solo a seguito di significative modifiche o integrazioni; d) non pubblicabile.
Qualora entrambe le revisioni si concludano con un giudizio positivo, si procede alla pubblicazione nei tempi stabiliti dalla redazione (dopo aver sottoposto all’autore/autrice eventuali suggerimenti di lievi revisioni o aggiornamenti); ove invece almeno uno dei due giudizi ritenga necessarie significative modifiche o integrazioni, la redazione invierà all’autore/autrice i giudizi estratti dalle rispettive schede, invitando a compiere le revisioni; la direzione si riserva di verificare se gli interventi richiesti sono stati compiuti. Ove entrambe le persone incaricate della revisione ritengano il contributo non pubblicabile, se ne dà notizia all’autore/autrice, trasmettendo i giudizi negativi; nell’ipotesi in cui un contributo riceva una valutazione positiva e una negativa, la direzione provvede alla nomina di un terzo revisore, per poi decidere definitivamente sulla pubblicabilità dello scritto.
La durata media del processo di revisione è stimata in 30 giorni. Qualora una delle persone individuate per la revisione tardi a inviare le proprie valutazioni, la direzione affiderà il contributo a un altro soggetto, scelto sempre tra i revisori esterni o (a patto che anche l’altro valutatore non provenga da qui) tra i componenti del Consiglio scientifico.